martedì 27 novembre 2018


Stadio n.82

EVZEN ROSICKY – Praga

Novembre 2018, in partenza per la capitale della Repubblica Ceca, per un week-end in quella che dicono essere una delle città più affascinanti di tutta l’Europa.
Dopo essere atterrato mi dirigo con il bus verso il centro città, ma la mia prima direzione non sarà il fantastico centro storico, bensì una parte collinare in cui è presente lo stadio che in passato ha ospitato lo Slavia Praga e che oggi è utilizzato per l’atletica leggera e per alcune partite di calcio semiprofessionistico.
Dopo una bella camminata in salita, complice anche la chiusura della funicolare, sono in cima a questa zona collinare da cui posso ammirare tutta la città nel suo splendore. Così dopo un paio di foto mi dirigo verso lo stadio non prima di passare davanti alla seconda struttura sportiva più capiente al mondo e la prima in Europa, ovvero il Velky Strahov Stadion, un impianto sportivo contenente sei campi da calcio regolamentari e altri due più piccoli, tutto intorno si trovano delle tribune che un tempo potevano contenere fino a 220.000 spettatori, era per lo più usato per le esibizioni di atletica e per le manifestazioni politiche.
Fa un po’ di tristezza vederlo per la maggior parte in stato di abbandono, se non contiamo la parte in cui lo Sparta Praga ha il suo centro di allenamento.
Dopo aver superato questa mastodontica struttura mi trovo davanti l’Evzena Rosicky, anch’essa non propriamente curata. Passo esternamente davanti la struttura nella speranza di trovare un cancello aperto ma niente da fare, fino a che non trovo una parte di recinzione semiaperta, ne approfitto e mi infilo all’interno e di corsa entro nel tunnel che mi porta ad una delle due curve. Scatto qualche foto e posso osservare che anche l’ìnterno dello stadio non è stato rinnovato, però nel complesso non è così male, per essere uno stadio costruito nel 1935 con la pista di atletica.
Uscito dallo stadio, mi dirigerò verso il centro storico e potrò ammirare questa stupenda città, dai luoghi più conosciuti e turistici a quelli più misteriosi e riflessivi. Praga è molto curata, si gira facilmente a piedi e ci sono comunque tre linee della metropolitana per spostarsi più velocemente.
Sembra di essere immersi nel medioevo e di sera ha un fascino ancora più forte e intenso, dal ponte Carlo, alle varie porte della città, per poi passare nel quartiere ebraico fino alla piazza centrale con l’orologio astronomico e un paio di chiese storiche.
La sera poi si beve e si mangia e i divertimenti non mancano, ma anche luoghi romantici e rilassanti.
Il giorno seguente proseguirò la visita della città nella zona del castello, da cui potrò godere delle bellezze storiche presenti e del panorama che volge su tutta la parte bassa della città.
Un altro viaggio si sta concludendo con il mio ritorno verso l’aeroporto da cui prenderò il volo per Fiumicino, posso concludere dicendo di aver visto una delle città europee più belle e non poteva di certo mancare la visita in uno stadio, nella quindicesima nazione.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Evzen Rosicky
Città:  Praga
Anno inaugurazione: 1935
Capienza attuale: 19.032
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: presente
Utilizzo:  atletica leggera, altri sport
Proprietario:  Federazione di atletica leggera
Lo stadio si trova appena fuori il centro storico e si può raggiungere con la funicolare quando è aperta o a piedi.



martedì 13 novembre 2018


Stadio n.81

PORTA ELISA – Lucca

Novembre 2018, in partenza per un week-end in Toscana, inizialmente non erano previste tappe in nessuno stadio, ogni tanto faccio anche viaggi in cui non visito stadi J .
L a domenica però mi trovo nei pressi di Lucca e per curiosità guardo se la squadra di casa gioca in casa e consultando internet posso vedere che nella città toscana andrà in scena il derby tra Lucchese e Pisa!
Mi informo velocemente come reperire il biglietto per la partita e dopo più di un’ora  sono di fronte lo stadio in fila per acquistare il ticket.
Comprato il biglietto ho modo di trascorrere un paio di ore nel centro città prima dell’inizio del match.
Lucca mi era piaciuta molto quando la visitai per la prima volta alcuni anni fa ed il giudizio positivo si è confermato anche questa volta. Il Sole mi aiuta a girare tranquillamente il centro tra i vicoli e i monumenti più significativi della città.
Le mura medievali che circondano tutto il centro storico sono molto affascinanti e hanno mantenuto il fascino fino ai nostri giorni.
Ho anche modo di rilassarmi un momento proprio sulle mura da cui posso intravedere lo stadio e mi sento come un viandante arrivato in questa antica città e in attesa di assistere in maniera neutrale ad uno scontro tra due luoghi storici della nostra Nazione.
Inizio a sentire i tifosi che si stanno avvicinando allo stadio e così anche io mi incammino verso il Porta Elisa, così in pochi minuti sono davanti al cancello di entrata e dopo alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine si riesce ad entrare in curva ovest, il settore riservato agli ultras di casa.
A pochi minuti dall’inizio del match lo stadio si riempie per buona parte, anche la curva opposta, occupata dai tifosi pisani, si colora di nerazzurro e per tutta la partita ne uscirà un ottimo tifo.
Nella curva lucchese posso assistere da vicino alla coreografia in omaggio a Gabriele Sandri, ucciso proprio 11 anni fa in questo giorno dell’anno e tra tamburi torce e fumogeni il derby prende colore.
Per quanto riguarda il risultato finale della partita sarà di 1 a 0 per gli ospiti in questa partita del campionato italiano si Serie C.
Capitolo stadio, come già detto più volte nei precedenti post gli stadi della Toscana non sono proprio dei gioielli architettonici o esempi di modernità.
Il Porta Elisa rispetto ad altri impianti che ho visto in questa regione non è poi così male, la visuale è buona e le tribune non sono molto distanti dal campo.  Per il resto però è un impianto molto antico e non così confortevole, la capienza è adeguata alla categoria.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Porta Elisa
Città:  Lucca
Anno inaugurazione: 1935
Capienza attuale: 12.800
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo:  A.S. Lucchese Libertas
Proprietario:  Comune di Lucca
Lo stadio si trova appena fuori il centro storico e si può raggiungere con alcuni bus o a piedi.






martedì 30 ottobre 2018

STADIUMHUNTER - ALLA SCOPERTA DELLE CATTEDRALI CALCISTICHE

STADIUMHUNTER-

Inizio a scrivere questo blog dopo averlo rimandato più e più volte, ma, come dicono gli scrittori di professione, “aspettavo l’ispirazione giusta”.
Ora sembra sia finalmente arrivato il momento ideale per iniziare a raccontare una delle mie più grandi passioni,  gli stadi.
Da quando ho iniziato a camminare da solo mi sono innamorato del calcio, oltre a praticarlo ero super informato su tutte le statistiche che lo riguardassero,  in particolare una, lo stadio di appartenenza e la relativa capienza delle squadre italiane e non solo.
Via via il mio interesse verso le “cattedrali del calcio” è diventato sempre più grande, tanto che quando vedevo una partita in televisione ero più interessato agli spalti che al gioco, così come quando sul giornale leggevo il tabellino di un match la cosa che più mi incuriosiva erano le notizie relative allo stadio, dove si fosse giocato e l’affluenza di pubblico.
Più crescevo con l’età e più avevo il desiderio di girare gli stadi in Italia e nel resto dell’Europa, il solo pensiero di entrare in uno stadio mi lasciava una sensazione unica.
Così dal pensiero si è passato ai fatti, ho iniziato a girare gli stadi italiani ed europei, legando la vacanza nel “bel paese” o all’estero non solo con la visita della città, i locali, le curiosità di quel posto, ma con un cordone unico….lo stadio o gli stadi di quella città!
In questo blog  racconterò, oltre ai dati generali e alla storia della struttura, anche quello che mi ha portato alla visita di quello stadio, inoltre inserirò notizie utili ad altri appassionati che fossero interessati a vedere la “cattedrale” in questione. 
Un viaggio partito più di vent’anni fa e nonostante gli impegni lavorati non mi lascino tanto tempo libero, le trasferte europee abbiano sempre un costo non molto economico, collimare il tutto con altre passioni,  sono riuscito e riesco ancora a coltivare questa passione, sperando di poterlo continuare a farlo nel tempo.
Prima di iniziare a parlare di ogni singola struttura ho deciso di seguire delle piccole regole per questo blog:
Per prima cosa parlerò di tutti gli stadi visti in ordine di tempo, partendo dal primo in cui avevo solo nove anni e mezzo.
Come seconda cosa nel conteggio delle strutture viste, ho tenuto conto solo di quelli in cui sono riuscito ad entrare all’interno, o sul campo o sulle tribune e con una capienza di almeno 10.000 posti (capienza limite di regola che lo separa da uno stadio di minor capienza).



Quanta strada e quante ore passate su treni, aerei, metro, bus, e quanti chilometri percorsi a piedi….. tutto per vedere dall’interno quella struttura moderna,antica,bella,brutta,particolare che per molti è anche più di una casa, per altri una maledizione, ma che per me è qualcosa che ogni volta mi fa spalancare gli occhi e mi lascia un senso di pace interiore, facendomi dimenticare almeno per un po’ tutti i pensieri della vita frenetica che affrontiamo tutti i giorni.
Penso sia importantissimo per ognuno di noi trovare un qualcosa di simile, un punto positivo da segnare nella propria mente.

…. semplici racconti fatti con il sorriso sulle labbra, ripensando alle avventure passate …….

Stadio n.80

ALLIANZ STADION – Vienna

Ottobre 2018, in partenza per un week-end tra Bratislava e Vienna, nella seconda città avrò modo anche di assistere ad una partita del campionato austriaco.
Appena atterrato all’aeroporto viennese prendo subito il pullman che in un’ora precisa mi porta a Bratislava. La capitale slovacca non è affatto male, il centro storico è piccolo e ricorda un po’ una città medievale, sovrastata da un’imponente castello, anche se questo risulta diverso rispetto ai castelli a cui siamo abituati noi, sembra più una reggia.
Proseguo la visita della città tra i vicoli del centro prima di incamminarmi alla stazione centrale dei treni. Ho modo di attraversare, su uno dei tanti ponti, l’immenso fiume Danubio che scorre forte e impetuoso, fa sempre impressione vedere questi fiumi europei così larghi e con quantità incredibili di acqua.
In confronto i più grandi fiumi italiani sembrano dei ruscelli.
Preso il treno per Vienna in poco più di un’ora sono nella sua stazione centrale, da lì tram e dritto in hotel a sistemarmi un secondo prima di iniziare il giro della città.
Il fascino della sera è una componente in più ma la capitale austriaca è veramente bella e colpisce subito per la maestosità delle sue opere nel centro. Naturalmente è tenuta egregiamente su tutti i fronti, il salotto d’Europa la chiamerei e nonostante ci sia una pioggia leggera ma costante è un piacere girare a piedi per le vie del centro. Proseguo dopo cena nella mia visita notturna della città e continuo a stupirmi delle bellezze che mi circondano.
Nel Vecchio Continente personalmente dopo Parigi e Mosca non ho visto nessuna città affascinante e ricca di monumenti come Vienna.
Il giorno seguente avrò modo di continuare la mia visita tra musei, parchi e monumenti, con pochissime ore di sole, ma non per questo non resterò estasiato da questa magnifica città, facilmente percorribile a piedi, ordine e pulizia al massimo, gente introversa ma comunque gentile, insomma, una splendida città.
In un luogo così bello non potevo mancare la visita allo stadio, così con il biglietto già acquistato dall’Italia, come al solito sul sito internet ufficiale della squadra,  mi reco a vedere Rapid Vienna-Admira Wacker, valida per il campionato austriaco di calcio.
Sceso dalla metro, percorro qualche centinaio di metri e in pochi minuti sono dentro lo stadio, a ridosso della curva occupata dai tifosi locali.
L’impianto non è molto grande ma estremamente curato e con un’ottima visuale del campo in tutti i settori.
Molto simile alla Groupama Arena di Budapest, una “marea” verde che si unisce al campo di calcio in ottime condizioni.
Il tifo poi riprende il “modello tedesco” ovvero quello che hanno preso da Noi italiani.
Sventolio di bandiere e cori continui per tutto il match che per la cronaca finirà 2 a 0 per i padroni di casa.
Dall’altra parte i pochi tifosi ospiti si animano anche loro per tutti i 90 minuti e vanno a completare una bella giornata di calcio alla fine della quale esco di corsa per andare a completare l’ultimo giretto in città prima di prendere il treno che in poco tempo mi porta all’aeroporto dove ho il volo per l’Italia.
L’ottantesimo stadio è stato raggiunto, insieme alla quattordicesima nazione e al decimo campionato di massima serie in cui ho visto almeno un match.
Il viaggio nelle cattedrali europee del calcio continua…  

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Allianz Stadion
Città:  Vienna
Anno inaugurazione: 2016
Capienza attuale: 24.288
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: SK Rapidi Vienna
Proprietario:  SK Rapidi Vienna
Lo stadio si trova fuori dal centro città e si può raggiungere con la metro.
E’ possibile effettuare tour dello stadio  e annesso museo .




martedì 28 agosto 2018


Stadio n.79

GHEMLACO ARENA – Gand

Agosto 2018, dopo la giornata passata a Lille, con annessa partita, il giorno seguente con il pullman mi dirigo in terra belga, per due giorni tra le città più importanti dove non può mancare anche un match in uno stadio del Belgio, dove non sono mai stato.
Il pullman in poco tempo mi fa raggiungere Bruxelles, ho l’occasione così di rivisitare il centro della capitale belga, il quale non è niente male, nonostante personalmente però, il resto della città non mi faccia impazzire.
Tutt’altro giudizio invece darò a Bruges, un vero gioiellino, piacevole da girare a piedi, con vicoli e stradine circondate da case in mattoni di vario colore e genere.
Dopo aver visitato con piacere e in compagnia Bruges, con il treno mi dirigo a Gand o Gent (nome ufficiale), così come è conosciuta anche la squadra di calcio qui in Italia, da non confondere però con il Genk, altra squadra dell’omonima città.
Appena arrivato alla stazione centrale, aspetto l’autobus che in pochi minuti mi porta davanti al moderno stadio, non molto grande, ma una vera perla, appena entrato posso ammirare le tribune a ridosso del campo e l’ottima visuale che ne viene fuori. Ho “conquistato” così uno stadio in un’altra nazione, la tredicesima totale e il 55esimo stadio visto all’estero.
Dopo le classiche foto in svariate zone della curva mi siedo al mio posto, tra le prime file, le quali sono un po’ rialzate rispetto al terreno di gioco  e vicinissime senza barriere.
La partita è stata divertente, un bel  4 a 1 per i padroni di casa che hanno sconfitto così il Beveren.
Finita la partita esco e salgo sull’autobus che mi riporta verso il centro città, da lì a piedi raggiungo il centro storico, dove mi aspettano due ragazzi conosciuti in aereo, loro alloggiano a Gand e condividono con me gli splendidi monumenti che si trovano in questa città, a mio avviso la più bella del Belgio, sembra di essere tornati nel Medioevo, tra il castello, le cattedrali, le chiese, la piazza e poi con la sera il tutto acquisisce un fascino unico, inoltre non manca il divertimento, concentrato principalmente su una via in cui si balla, si beve e si mangia.
Veramente un bel ricordo di questa città, anche se ho dovuto fare una corsa per riuscire a prendere l’ultimo treno che mi riportasse a Bruges, dove avevo l’hotel.
Il giorno seguente avrò modo di visitare Anversa, nonostante il brutto tempo, questa città comunque non lascerà ne a me ne ai miei due compagni di viaggio un ricordo molto positivo, infatti a parte la piazza centrale e la magnifica cattedrale, non abbiamo trovato punti di forza, decisamente un gradino sotto Gand e Bruges, ma non tutte le città possono lasciarci un ricordo indelebile.
Così dopo pranzo mi dirigo alla stazione centrale per prendere il treno che mi riporterà direttamente all’aeroporto di Bruxelles, dal quale tornerò nuovamente in Italia, portando dentro di me un altro viaggio in città affascinanti e con due stadi in più nella mia collezione.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Ghemlaco Arena
Città:  Gand
Anno inaugurazione: 2013
Capienza attuale: 20.000
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: KAA Gent
Proprietario: KAA Gent
Lo stadio si trova fuori dal centro città e si può raggiungere con diversi autobus.





mercoledì 15 agosto 2018


Stadio n.78

PIERRE MAURY – Villeneuve d’Ascq

Agosto 2018, sto raggiungendo la città di Lille, nel nord della Francia, per tre giorni di vacanza.
Naturalmente non mancherà la visita di qualche stadio, precisamente due tra Francia e Belgio.
Dopo aver girato il centro storico di Lille, mi congratulo con me stesso per aver scelto di visitare questa città, in pieno stile medievale, tenuta molto bene unendo la praticità della modernità con il fascino dell’antichità.
Avrò modo di apprezzarla anche di notte, sempre a piedi perché il centro storico non è molto grande e si gira piacevolmente passeggiando tra un vicolo e l’altro.
Per me è stato più facile raggiungerla con il treno dopo essere atterrato all’aeroporto di Bruxelles, i collegamenti sono veloci e puntuali.
Lo stadio si trova nel comune vicino, precisamente a Villeneuve d’Ascq, raggiungibile facilmente con la metropolitana, poi dopo una passeggiata a piedi si arriva al moderno impianto francese.
Dentro non è affatto male, tribune a ridosso del campo, senza barriere, a pianta rettangolare come piace a me, l’unico “difetto” è che allo stadio ci va veramente poca gente e il tifo, seppur costante per tutto il match, è seguito da poche persone.
Il risultato per la cronaca sarà di 3 a 1 per i padroni di casa del Lille contro il Rennes, nella prima giornata di campionato francese.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Pierre Maury
Città:  Villeneuve d’Ascq
Anno inaugurazione: 2012
Capienza attuale: 50.157
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: LOSC Lille
Proprietario: LOSC Lille





martedì 1 maggio 2018


Stadio n.77

RIVIERA DELLE PALME – San Benedetto del Tronto

Aprile 2018, sono in partenza per un week-end nelle Marche, nel quale toccherò le città di Loreto, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, in quest’ultima ho in programma di vedere una partita valevole per il campionato di Serie C, tra la Sambenedettese e l’Albinoleffe.
Lo stadio è il Riviera delle Palme, 22.000 posti, il più capiente per una città non capoluogo di provincia, oltre a questo dato, l’impianto non è affatto male e la visuale è buona, in particolare dal secondo anello.
Se la partita non è stata un granchè, conclusa con la vittoria 1 a 0 per gli ospiti, il tifo mi ha appassionato per tutti i 90 minuti a me e alla ragazza che mi ha accompagnato per questa nuova “caccia” allo stadio.
Conclusa la partita resto a scattare qualche foto dai due anelli della curva nord, prima di uscire e di andarci a fare un giro sul lungomare della città e prendere qualcosa da bere per digerire l’ottimo panino con la porchetta e le olive ascolane mangiate appena fuori lo stadio.
Per quanto riguarda la città, il sole e la bellissima giornata mi hanno aiutato ad apprezzare meglio San Benedetto del Tronto, città prettamente estiva, piacevole per passeggiare e starsene al mare in relax.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Riviera delle Palme
Città: San Benedetto del Tronto
Anno inaugurazione: 1985
Capienza attuale: 22.000
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Sambenedettese calcio
Proprietario: Comune di San Benedetto del Tronto
Lo stadio si trova vicino al centro città ed è facilmente raggiungibile con le linee autobus.






mercoledì 28 febbraio 2018


Stadio n.76

GROUPAMA ARENA – Budapest

Febbraio 2018, sto atterrando in una delle capitali più conosciute dell’est Europa per un week-end di svago con annessa partita di calcio.
Stavolta ho optato più per la visita della città che per l’importanza dello stadio e della squadra che ci gioca.
Per carità, il Ferencvaros è la squadra più importante di Budapest e di tutta l’Ungheria, però diciamo che qui il calcio non ha avuto più un risalto nel continente dagli anni ‘50/’60, nonostante questo è comunque lo sport più seguito nel paese ed oggi mi aspetta uno dei derby della capitale, tra i padroni di casa e l’Honved.
Appena arrivo in centro città mi dirigo subito allo stadio per acquistare il biglietto per la partita, prima però ho bisogno di fare una tessera di riconoscimento, che prevede foto e scansione di entrambi i palmi delle mani!
Sembra abbastanza assurdo dover fare queste cose per assistere ad una partita di calcio, ma qui non ci sono alternative.
Finite tutte le pratiche di acquisto posso tornarmene in centro città ed iniziare a visitare Budapest.
Quando manca un’oretta al calcio d’inizio mi dirigo nuovamente allo stadio, giusto il tempo di prendermi un po’ di neve prima di entrare nella curva.
Lo stadio che mi trovo di fronte non è affatto male, un piccolo gioiellino, magari di zaffiro, visto che è completamente verde e quasi forma un blocco unico con il terreno di gioco.
Infatti le tribune sono attaccate al campo e la visuale è ottima da ogni settore e angolazione, la capienza è giusta per la squadra, peccato che la curva nord, ovvero la sede del tifo organizzato, sia completamente vuota, infatti gli ultras del Ferencvaros hanno deciso unitamente di non sottoscrivere la tessera del tifoso ungherese, così sono due anni che in casa non presenziano allo stadio.
Gli ospiti sono presenti in buon numero, occupando tutto il settore ospiti e facendo un buon tifo per tutto il match, nonostante questo sarà vinto dai padroni di casa per 5 a 2 in una divertente partita che mi aiuta a non pensare al freddo gelido, fortunatamente nel secondo tempo smetterà di nevicare e questo mi permetterà di vedere meglio la partita.
Appena l’arbitro segna la fine dell’incontro esco dallo stadio e in poco tempo sono in hotel, stanco e infreddolito, ma contento per aver visto un altro stadio in una nuova nazione, la dodicesima per la precisione.
Il giorno seguente mi avvio alla seconda parte della visita della città, il giorno precedente ho avuto modo di  girare la parte di Pest, con una lunga passeggiata sul lungofiume, osservando le bellezze architettoniche e naturali che circondano la città, restando affascinato dall’imponenza del fiume Danubio che taglia in due la città dividendola tra Buda e Pest.
Il giorno seguente dopo aver visitato alcuni monumenti del centro città mi dirigerò verso la parte alta della città, nella zona di Buda, ammirando dall’alto lo splendido panorama e la storia della capitale ungherese, sicuramente una città che non dimenticherò, semplice ma al tempo stesso affascinante e particolare nel suo genere.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Groupama Arena
Città: Budapest
Anno inaugurazione: 2016
Capienza attuale: 23.700
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Ferencvaros T.C.
Proprietario: Ferencvaros T.C.
Lo stadio si trova vicino al centro città ed è facilmente raggiungibile con la metro.
Non è possibile effettuare il  tour all’interno dell’impianto, ma è possibile una visita al museo.







lunedì 29 gennaio 2018

Stadio n.75

ESPRIT ARENA – Dusseldorf

Arrivo in nottata a Dusseldorf e mi dirigo con i mezzi fino alla città di Neuss, dove alloggerò per la notte.
La mattina seguente mi alzo presto e decido di farmi una bella camminata dall’hotel fino alla stazione centrale, in modo da dare un’occhiata alla città, scoprendo anche che è stata dominata dall’Impero Romano, tantè che nell’albergo ci sono anfore e altri oggetti risalenti all’epoca romana, oltre che alla ricostruzione di uno scudo e di un elmo dell’esercito del più grande impero che sia mai esistito.
Dopo questa breve parte storica posso ricominciare a parlare della mia visita nel capoluogo della Ruhr, dicendo innanzitutto che non ho trovato elementi particolari che mi abbiano colpito, nonostante sia una città ben curata e propensa all’innovazione e alla modernità.
Il lungofiume ed il quartiere adiacente con le sue viette storiche mantiene un fascino da città portuale, anche se a bagnare la città non è presente il mare ma “l’immenso” fiume Reno.
Non entrerà tra le mie città preferite della Germania, ma manterrò comunque un ricordo positivo di questa città.
Parlando ora dello stadio devo dire che per una modesta squadra come il Fortuna Dusseldorf, avere un impianto del genere è una vera e propria fortuna (!). Il gioco di parole mi è venuto spontaneo perché è quello che ho pensato quando sono entrato all’interno dell’arena con il tour guidato.
Va bene che avevo visto già lo stadio in tv o su internet, però come mi succede sempre, dal vivo è tutta un’altra cosa, rendendomi conto della bellezza di questo impianto.
Le tribune sono molto vicino al terreno di gioco e la visuale ottima da tutte le angolazioni, ha una struttura classica a pianta rettangolare, come preferisco io la tipologia di stadio.
Dopo la visita agli interni dell’impianto e molte spiegazioni totalmente in tedesco e di cui non capisco praticamente nulla, ma non importa, le informazioni principali sulla Esprit Arena le conosco bene e quello che mi interessava veramente era vedere dall’interno anche questo impianto, che porta a quaranta gli stadi dai cinquantamila posti in su, per un totale di settantacinque stadi nella mia personale collezione.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Esprit Arena
Città: Dusseldorf
Anno inaugurazione: 2005
Capienza attuale: 54.600
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Fortuna Dusseldorf F.C.
Proprietario: Fortuna Dusseldorf F.C.

Lo stadio si trova fuori il centro città ed è facilmente raggiungibile con la metro e il tram.

E’ possibile effettuare il  tour all’interno dell’impianto.



Stadio n.74

MERCEDES BENZ ARENA – Stoccarda

Gennaio 2018, il primo viaggio del nuovo anno mi porta in Germania, precisamente a Stoccarda e poi a Dusseldorf.
Atterro a Monaco di Baviera e da lì prendo il treno che in un paio di ore mi porta a Stoccarda, scendo velocemente dal treno e mi dirigo verso la metro diretta allo stadio, arrivo velocemente agli ingressi e poco dopo sono all’interno dell’impianto.
Il colpo d’occhio che mi accoglie non è niente male, lo stadio è quasi totalmente esaurito e il pubblico sta accogliendo a gran voce i giocatori delle due squadre che stanno entrando in campo.
Trovo il mio posto a sedere in prima fila e inizio a gustarmi la partita e ad osservare, come faccio sempre, lo stadio in tutta la sua bellezza.
Le tribune sono a ridosso del campo e la visuale sembra ottima da ogni angolazione, pensare che fino a pochi anni fa in questo impianto era presente la pista di atletica, poi attraverso degli interventi sono state avvicinati gli spalti al campo, per questo motivo la forma è un po’ particolare e nel complesso posso definire questo impianto “possente” .
Per quanto riguarda il tifo non sono rimasto deluso, come sempre quando assisto ad una partita di Bundesliga, infatti è stato incessante da parte degli ospiti per tutto il match, discorso  leggermente diverso per la curva che ospitava i padroni di casa, la quale per i primi dieci minuti è stata in silenzio per protestare presumibilmente sul caro biglietti in trasferta, poi quando hanno iniziato a tifare la loro squadra è andata sotto di due goal nel giro di pochi minuti e questo ha fatto affievolire di un po’ il loro tifo, comunque più che buono.
Finita la partita, terminata per la cronaca 2 a 0 per lo Schalke 04 contro i padroni di casa dello Stuttgart, resto qualche minuto nello stadio per fare un po’ di foto da varie angolazioni della curva e poi esco in direzione del centro città, in modo da visitare un pochino Stoccarda prima di prendere il treno che mi porterà a Dusseldorf.
La città è molto ben curata e seppur non possiede molti edifici storici questi pochi sono tenuti egregiamente, inoltre è a misura d’uomo e ci sono tutte le comodità che rendono Stoccarda un luogo dove vivere serenamente, principalmente con tutti gli agi della metropoli, ma al tempo stesso riuscendo a  mantenere la parte storica e antica, non manca inoltre la cura del verde.
Ci sono state altre città in Germania che mi hanno colpito maggiormente, ma a Stoccarda posso dare un voto più che sufficiente.
Per finire mi incammino verso la stazione centrale dove mi aspetta il treno, sul quale viaggeranno anche molti tifosi dello Schalke 04 diretti a casa.
Nonostante la confusione generale riesco a prendere sonno chiudendo gli occhi ripensando di essere arrivato in doppia cifra con gli stadi tedeschi, nel complesso i miei preferiti.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Mercedes Benz Arena
Città: Stoccarda
Anno inaugurazione: 1933
Capienza attuale: 60.441
Pianta: semiellittica
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Stuttgart F.C.
Proprietario: Stuttgart F.C.

Lo stadio si trova fuori il centro città ed è facilmente raggiungibile con la metro e il tram.

E’ possibile effettuare tour e museo all’interno dell’impianto.




martedì 2 gennaio 2018

Stadio n.73

CITTA’ DI AREZZO – Arezzo

Dicembre 2017, sono in viaggio per la Toscana e mi trovo nelle vicinanze di Arezzo, leggo il cartello “stadio” e decido di passarci, nella speranza che possa trovarlo aperto.
Arrivato nei pressi dell’impianto parcheggio e mi dirigo a piedi verso i cancelli della tribuna centrale, che vedo aperti, questo mi fa sperare di poter arrivare fino alla tribuna, così entro e nel bar sottostante mi trovo davanti due signori, uno al telefono e uno che mi guarda incuriosito, io li saluto e chiedo ad uno di loro se è possibile fare un paio di foto dalla tribuna, lui mi guarda perplesso e poi mi dice che posso andarci, così salgo una rampa di scale e sono nella tribuna centrale, con le poltroncine, insomma la zona VIP,  nel complesso tribuna e curva sud non sono male, mentre la tribuna est e la curva nord sono ridotte parecchio male, in più la pista di atletica non migliora la situazione generale dello stadio, così per l’ennesima volta ho conferma della scarsa bellezza degli stadi toscani.
Scatto un po’ di foto da varie angolazioni di tutta la tribuna e poi scendo per tornare alla macchina e proseguire il mio giro nella terra toscana, dopo aver inanellato l’ultimo stadio del 2017.
Per quanto riguarda la città, stavolta non mi ci sono soffermato, ma l’avevo visitata la scorsa estate e ne ero rimasto piacevolmente colpito, Arezzo è veramente affascinante, a misura d’uomo, piena di storia, uno dei capoluoghi toscani più belli secondo me.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Città di Arezzo
Città: Arezzo
Anno inaugurazione: 1961
Capienza attuale: 13.128
Pianta: semiellittica
Pista d’atletica: presente (la curva sud è attaccata al campo)
Utilizzo: Arezzo calcio
Proprietario:   Comune di Arezzo

Lo stadio si trova al di fuori del centro cittadino e si può raggiungere con i bus.