domenica 3 dicembre 2017

Stadio n.72

CAMPO DE FUTBOL DE VALLECAS – Madrid

Dicembre 2017, come dicevo nel post precedente sono uscito di fretta dallo stadio dell’Atletico per vedere uno scorcio di un’altra partita, bene il match in questione è quello tra Rayo Vallecano e Granada, valido per la secunda division , la Serie B del calcio spagnolo.
I padroni di casa sono conosciuti come la “terza squadra di Madrid” ed hanno un’identità tutta loro che ha le radici nel quartiere di Vallecas, zona popolare della capitale spagnola, gli abitanti del quartiere sono molto legati alla loro squadra che si differenzia molto, non solo per questioni economiche e di blasone dalle due corazzate Real e Atletico, ma anche per uno stile diverso, alternativo diciamo, simile a quello del Sankt Pauli di Amburgo e nonostante non sia amante che ad una squadra si mettano connotati politici ho rispetto per questa realtà e per i loro tifosi.
Quando arrivo con l’apposita fermata proprio sotto lo stadio mentre salgo le scale già sento il pubblico che incita a gran voce il proprio team, mi faccio un giro intorno allo stadio e arrivo dove dovrebbe esserci la curva nord, dico dovrebbe perché lo stadio del Rayo è sprovvisto di questa curva, al suo posto ci sono dei pannelli in ferro, nemmeno troppo alti da quello che vedo e proprio attaccato si trova un muretto, mi guardo un po’ intorno e in un attimo decido di saltare su,appoggio le mani ai pannelli e con la testa sono praticamente dentro lo stadio, riesco ad avere una visuale completa del terreno di gioco, se escludiamo la linea del calcio d’angolo e una parte dell’area di porta proprio sotto di me.
Quasi non ci credo, è vero che sono un po’ in bilico con sotto almeno cinque metri di vuoto, però mi sto vedendo il secondo tempo di questa partita in una postazione molto singolare.
Nella tribuna vicino a me ci sono gli ospiti del Granada che seppur in numero esiguo devo dire che fanno un buon tifo, così come i padroni di casa, posizionati nella curva sud, alcuni di loro sono anche a petto nudo e non so come facciano visto il gelo che c’è.
Per quanto riguarda lo stadio, a parte l’assenza di una curva, una fortuna per me ;-),  le tribune e la curva sud sono attaccate al campo e la visuale sicuramente è ottima, è una struttura un po’ vecchia ma non posso dire sia tenuta tanto male, il calore della “squadra di quartiere” si sente e si vede in questo piccolo stadio che fino a un paio di anni fa vedeva la Liga spagnola e un tempo anche alcuni match di Coppa U.E.F.A., nel complesso niente male e poi sono comunque felice perché ho “conquistato” il mio cinquantesimo stadio all’estero, in un modo alquanto originale, “appollaiato” in una curva che in realtà non esiste e dalla quale vedo il goal vittoria dei padroni di casa che verso gli ultimi minuti di gioco sbloccheranno il risultato sotto il settore del tifo più caldo del Rayo, così per la sesta volta in questa stagione, la squadra di casa che vado a vedere allo stadio esce vittoriosa dal proprio campo di gioco.
Io poco dopo la fine del match vado a riprendere la metro che mi porterà di nuovo nel centro città dove dopo aver cenato e fatto un altro giro a piedi prenderò la metro che mi riporterà in aeroporto dove passerò la notte prima di salire la mattina prestissimo sull’aereo per Roma, con un’altra avventura vissuta “grazie” alla mia passione per gli stadi che mi dà quella spinta in più a partire e a vivere nuove esperienze.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Campo de futbol de Vallecas
Città: Madrid
Anno inaugurazione: 1976
Capienza attuale: 14.708
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Rayo Vallecano de Madrid
Proprietario:  Rayo Vallecano de Madrid

Lo stadio si trova un po’ fuori il centro della città ma è facilmente raggiungibile grazie alla metropolitana posizionata anch’essa a pochi metri dall’impianto.







Stadio n.71

WANDA METROPOLITANO – Madrid

Dicembre 2017, si parte alla volta della Spagna, precisamente della sua capitale da cui manco ormai da più di otto anni.
Il motivo del mio ritorno a Madrid è legato alla costruzione del nuovo stadio dell’Atletico, che è stato inaugurato solo un paio di mesi fa.
Così dopo aver trovato un volo a buon prezzo e acquistato il biglietto per la partita sono pronto per “catturare” questo nuovissimo impianto sportivo.
Dopo il viaggio in aereo e metro faccio un breve giro nel centro città dove ho notato che non sono cambiate molte cose infatti mi sembra ieri che giravo tra le vie della città, la sola differenza è che ci venni in estate e faceva caldissimo, ora a Dicembre fa freddissimo!
Finito il giro nel parco più grande della città, prima di dirigermi alla metro passo davanti alla fontana del dio Nettuno, circondata da una piazza, luogo che viene utilizzato dai tifosi dell’Atletico per festeggiare i trionfi della propria squadra. Quando scendo all’apposita fermata della metro,  appena esco mi trovo davanti una struttura cementata bella imponente con sullo sfondo i caseggiati della periferia di Madrid.
Non perdo tempo all’esterno e mi dirigo agli ingressi, così dopo un breve controllo sono dentro e posso ammirare in tutta la sua maestosità questo impianto, niente male veramente, anche se non è il genere di struttura che più mi piace, essendo una pianta semiellittica e preferendo quelli a pianta rettangolare, il Wanda Metropolitano è uno stadio che colpisce subito per la sua maestosità, come dicevo prima, ma anche per la sua armonia.
Qualcuno potrebbe pensare che sia un po’ dispersivo, anche perché l’Atletico difficilmente lo riempirà totalmente, però è un rischio che si può correre se in cambio si ha uno stadio del genere.
Come ogni volta che entro in una nuova struttura mi sposto da una parte all’altra della tribuna per fare numerose foto da varie angolazioni e devo dire che con lo stadio semivuoto la struttura risalta ancora di più.
Poi decido di sedermi al mio posto e di gustarmi un po’ il pre-partita con il riscaldamento dei giocatori e la gente che via via riempie gli spalti.
Quando l’arbitro fischia l’inizio del match restano vuoti un po’ di posti sparsi nello stadio ma comunque la cornice di pubblico non è affatto male, il tifo non sarà dei migliori, ma in Spagna, in particolare tra i team più blasonati, non ho mai assistito a grandi performance da parte degli ultras (sempre se qui si possono definire tali).
Per la cronaca la partita finirà 2 a 1 per i padroni di casa che batteranno in rimonta gli ospiti della Real Sociedad.
Appena finito il match filo via perché mi aspetta uno scorcio di partita in un altro quartiere della capitale.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Wanda Metropolitano
Città: Madrid
Anno inaugurazione: 2017
Capienza attuale: 67.703
Pianta: semiellittica
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Atletico de Madrid
Proprietario:  Atletico de Madrid

Lo stadio si trova un po’ fuori il centro della città ma è facilmente raggiungibile grazie alla metropolitana posizionata a pochi metri dall’impianto.






mercoledì 29 novembre 2017

Stadio n.70

ROMEO ANCONETANI – Pisa
Novembre 2017, il settantesimo stadio della mia personale collezione si trova in Toscana, precisamente a Pisa.
Parlando della città, ci sono stato già un paio di volte però devo dire che oltre alla fantastica piazza dei Miracoli dove si trova la torre pendente il battistero e la cattedrale, non ci sono altre cose che mi colpiscono di questa città rispetto ad altre realtà della magnifica regione che prende il nome di Toscana.
E’ stato comunque piacevole finita la partita passeggiare un po’ all’interno delle mura e osservare la moltitudine di turisti in posa per le classiche foto vicino la torre, poi mi sono rimesso in macchina e sono tornata a casa stanco ma con il sorriso sulle labbra per aver vissuto un’altra esperienza interessante.
Parto ora da come è iniziata la giornata, è domenica ed è l’unico giorno completamente libero che ho nella settimana, ciò nonostante dopo essermi alzato di buon ora approfitto per fare tutte le faccende di casa che sono impossibilitato a fare durante la settimana, poi quando sono le 10,30 ho un sussulto e decido di vedere su internet che partite ci sono in giornata e nelle “vicinanze”, così mi cade l’occhio su un Pisa - Livorno alle 14.30 e in poco tempo capisco che è quella partita che voglio vedere, così mi preparo e in poco tempo sono in macchina, fortunatamente non trovo traffico e con il piede fisso sull’accelleratore arrivo in due ore e mezza nel capoluogo toscano.
Parcheggio ad un quarto d’ora dallo stadio e poi mi reco nei pressi di esso per acquistare il biglietto, sono rimasti solo quelli di tribuna coperta e mi aspetto il tutto esaurito all’interno.
Entro che mancano pochi minuti all’inizio del match e mio malgrado solo ora capisco che la trasferta è stata vietata o solo concessa ai tesserati ospiti, così per solidarietà anche la parte centrale della curva di casa resta fuori lo stadio.
Un derby del genere senza il tifo degli ultras non si può definire tale, un peccato veramente.
Nonostante questo in tribuna l’ambiente è molto caldo e fa capire una volta di più quanto i tifosi tengano a questa partita, per di più si tratta di uno scontro di alta classifica, seppur di Serie C così che durante tutto il match giocatori in campo di entrambe le squadre e tifosi del team di casa saranno agguerriti fino al triplice fischio finale che vedrà trionfare il Pisa per 1 a 0.
Per quanto riguarda lo stadio, una ennesima conferma che gli stadi toscani proprio non vanno, infatti il Romeo Anconetani, un tempo chiamato Arena Garibaldi, è un impianto vecchio e tenuto male, per di più non è presente la pista di atletica ma tribune e soprattutto curve sono distanziate eccessivamente dal terreno di gioco, anche se dal secondo anello della tribuna la visuale del campo non è poi così male.
Meglio di altri stadi toscani, ma decisamente sotto la media se paragonato ad altri italiani, non parliamo dell’estero perché non c’è confronto.


Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Romeo Anconetani-Arena Garibaldi
Città: Pisa
Anno inaugurazione: 1919
Capienza attuale: 25.000
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Pisa Calcio
Proprietario:  Comune di Pisa

Lo stadio si trova appena fuori il centro storico della città ed è facilmente raggiungibile anche attraverso la stazione dei treni.





domenica 5 novembre 2017

Stadio n.69

BENITO STIRPE – Frosinone

Novembre 2017, è stato da poco inaugurato il nuovo stadio del Frosinone Calcio e così decido di recarmi nella provincia ciociara per assistere al match di Serie B tra i padroni di casa ed il Parma.
Decido di raggiungere in macchina Frosinone e in un’ora sono nei pressi dello stadio, parcheggio e proseguo per una decina di minuti a piedi.
Arrivato davanti agli ingressi della curva nord mi soffermo un pochino a vedere la fuori la struttura, che non mi lascia un bell’effetto, ma l’importante sarà quando entrerò.
Così dopo un breve controllo salgo di corsa le scale, assaporando il momento quando avrò davanti tutto l’interno dello stadio, mi accoglie la luce del sole che quasi mi abbaglia, poi riesco a mettere bene a fuoco il tutto e inizio con le mie numerose foto dalle varie angolazioni e altezze della curva.
Il Benito Stirpe non è affatto male, gli spalti sono a ridosso del campo, senza reti o fossati a separarli dal terreno di gioco, insomma, un altro stadio italiano che si sta “adeguando” agli standard europei, per il resto per via dei colori dei materiali usati sembra  quasi costruito con i “lego”,  questo non toglie che sia un’impianto molto carino da cui si gode di un’ottima visuale da ogni settore.
Via via che ci si avvicina all’inizio del match lo stadio si và riempiendo per buona parte, soprattutto le due curve, anche nel settore ospiti sono presenti un buon numero di tifosi.
Il tifo sarà costante per tutta la durata dell’incontro che per la cronaca finirà 2 a 1 per il Frosinone con tutto lo stadio festante.
Io esco con in tasca un altro stadio che si aggiunge alla mia collezione…….il viaggio continua.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Benito Stirpe
Città: Frosinone
Anno inaugurazione: 2017
Capienza attuale: 16.125
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Frosinone Calcio
Proprietario:  Comune di Frosinone


Lo stadio si trova appena fuori il centro città, vicino alla stazione dei treni, inoltre è raggiungibile con gli autobus.




giovedì 19 ottobre 2017

Stadio n.68

GERLAND-MATMUT – Lione

Ottobre 2017, ultimo giorno in terrà francese, ho provato a vedere su internet se nella “vecchia casa” dell’Olympique Lyon si effettuano visite o se ci sono possibilità di vedere lo stadio dall’interno, non trovo nulla, però mi dirigo comunque allo stadio nella speranza di poterci entrare, in un modo o nell’altro!
Con l’apposita fermata della metro scendo a pochi metri dallo stadio ed inizio a camminare intorno alla recinzione, cercando un cancello aperto o qualcuno che mi possa far entrare.
Ho già girato buona parte dello stadio e niente, tutto chiuso con catene e lucchetti e non c’è l’ombra di nessuno, non mi arrendo e proseguo provando ancora a vedere se qualche cancello è aperto.
Mi trovo nella parte esterna all’angolo tra curva e tribuna quando provando a spingere un cancelletto lo trovo incredibilmente aperto, non ci penso due volte e corro verso gli spalti, salgo una rampa di scale e sono dentro, unico spettatore nel silenzio più totale, lo stadio è tutto per me!
Sul campo ci sono le H per il rugby, infatti ora lo stadio Gerland, a cui è stato aggiunto Matmut per ragioni di sponsor, è utilizzato dalla principale squadra di rugby di Lione.
Lo stadio è a forma rettangolare, anche se curve e tribune, seppur vicine, non sono troppo attaccate al terreno di gioco, in più il secondo anello delle curve è composto da vari blocchi con lo spazio al centro, stile San Nicola di Bari.
Comunque tutto il secondo anello dello stadio è ricoperto da teloni con gli sponsor, non servendo più molti posti, come quando vi giocava la squadra di calcio.
Dopo aver girato e fotografato un po’ lo stadio esco felice di aver visitato un altro stadio che non era previsto all’inizio del viaggio, quindi venuto fuori un po’ a sorpresa e ogni tanto l’imprevedibilità ci vuole J
Ripresa la metro, approfitto per visitare le parti della città che non ho potuto vedere il giorno precedente.
Confermo dopo questa ulteriore visita che Lione è una città molto carina, organizzata e tenuta egregiamente, possiede elementi moderni che si accostano bene alle bellezze antiche, in particolare le numerose chiese, per non parlare della cattedrale e della basilica, quest’ultima posta in alto come a vegliare sulla città.
Giro volentieri a piedi “perdendomi” tra i vicoli della parte vecchia della città, fino ad arrivare ad una sommità dove ho una bellissima panoramica, l’ennesima direi, dopo quella dalla basilica e quella vicino il teatro gallo-romano.
Non guardo nemmeno più la mappa del centro città, cammino e basta, come se fossero i luoghi a richiamarmi, percorro anche una buona parte del lungofiume, organizzato molto bene, come ho visto già in molte altre città europee, con ciclabile, zone ristoro e zone panoramiche, il tutto tenuto molto pulito e ordinato.
Un giorno mi piacerebbe vedere tutto questo anche sulle sponde del Tevere a Roma…un giorno.
Tornando al viaggio è ora di pranzo e trovo un piccolo negozietto che sembra avere proprio quello che cerco come cibo, così mangio un po’ di tutto e sono pronto di nuovo a camminare, anche per digerire tutto quello che ho mangiato, tra salmone, formaggio, spezzatino d’oca con salsa ai funghi e baguette J
Dopo qualche altro km mi fermo nei pressi della cattedrale, dove tra le rovine dell’antica chiesa posta ad un lato posso riposarmi su una panchina, proprio affianco a questo stupendo edificio.
Finita la pausa mi dirigo alla stazione centrale, da lì prenderò il treno che mi porterà all’aeroporto dove avrò il volo per Roma.
Il bilancio del mio ritorno in terra francese è stato più che positivo, niente male le città e anche gli stadi che ho visto e che portano a 48 gli stadi esteri visitati, una bella collezione che voglio continuare ad aumentare.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Gerland-Matmut
Città: Lione
Anno inaugurazione: 1920
Capienza attuale: 40.494
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Lyon Olympique Universitary Rugby
Proprietario:   Olimpique Lyonnais


Lo stadio si trova appena fuori il centro città ed è raggiungibile con l’apposita fermata della metropolitana.




Stadio n.67

GEOFFRY-GUICHARD – Saint Etienne

Ottobre 2017, mi alzo di buon ora e sono pronto per una visita della città di Lione, prima di prendere il treno che in 45 minuti mi porterà nella città di Saint Etienne, dove assisterò alla partita tra i padroni di casa e il Metz.
Arrivato appena dopo pranzo nella città della Loira, inizio a girovagare a piedi verso il centro, la giornata è stupenda ed è un piacere passeggiare tra le vie di Saint Etienne, scoprendo i monumenti più importanti e come la gente ama rilassarsi in un sabato pomeriggio sotto un piacevole sole a conversare, bere, mangiare e attendere il match che si svolgerà da lì a poche ore.
Si respira un’ottima aria di felicità e anche di passione per la squadra di calcio, infatti vedo moltissime persone con maglietta o qualcos’altro di verde, colore sociale del team di casa, il quale può vantare di essere la squadre francese con più campionati vinti, 10 per l’esattezza.
Dopo essermi riposato un po’  su una delle tante panchine poste nella piazza centrale tra una fontana e tanto verde, sono pronto a dirigermi verso lo stadio, decido di andare a piedi, anche se ci vorrà più di mezzora, ma ho tempo e voglia di camminare.
Arrivato a ridosso dello stadio aspetto che si aprano i cancelli e dopo un veloce controllo sono dentro, lo stadio è semideserto, così ho l’occasione di vedere questa marea verde di seggiolini che arrivano molto vicini al terreno di gioco, rendendo la visuale ottima da ogni zona dello stadio.
Per paragonarlo ad uno stadio italiano, potrebbe somigliare un po’ al Luigi Ferraris di Genova, senza fossato o rete dietro la curva però, il campo è molto vicino alle tribune e la pianta rettangolare squadrata a me è sempre piaciuta e il Geoffry-Guichard possiede proprio questa caratteristica.
Via via che passa il tempo lo stadio inizia a riempirsi di spettatori, in particolare le due curve, le quali faranno un tifo incessante per tutta la partita, finita per la cronaca 3 a 1 per il Saint Etienne, avrò anche modo di vedere i tifosi della curva di fronte a me scendere in picchiata fino alla ringhiera che li separa dal campo da gioco ogni volta che i “verdi” metteranno la palla in rete, nella curva dove vedrò la partita io invece, i tifosi saranno più contenuti, eviterò cosi’ di essere schiacciato, avendo visto la partita in primissima fila, proprio appoggiato alla ringhierà, con i giocatori a due passi da me.
Finita la partita, esco di corsa e vado a prendere il tram che mi porterà alla stazione centrale dove ho l’ultimo treno della giornata che parte per Lione, poi qualche fermata di metro e sarò in hotel, stanco ma felice di aver visto un altro stadio e un’altra partita.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Geoffry-Guichard
Città: Saint Etienne
Anno inaugurazione: 1931
Capienza attuale: 41.965
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: ASSE  Saint Etienne
Proprietario:   ASSE  Saint Etienne


Lo stadio si trova appena fuori il centro città ed è raggiungibile con l’apposita fermata del tram.

Stadio n.66
GROUPAMA STADIUM – Decines - Charpieu

Ottobre 2017, si inizia presto per questa stagione calcistica a visitare stadi e a vedere partite.
Per quest’anno mi ero già promesso di tornare in Francia, da cui manco ormai da più di cinque anni, così dopo aver prenotato il volo, acquisto anche i biglietti per due partite della Ligue 1, il campionato di calcio di massima serie francese e dopo un paio di settimane sono pronto per partire.
Il primo giorno mi aspetta la partita tra Olympique lione e Monaco nel nuovo stadio dei lionesi, questo si trova in un comune appena fuori città, una cittadina con non più di 25.000 abitanti, conosciuta solo ora proprio per via dello stadio di calcio.
Arrivato all’aeroporto di Lione, prendo il treno che mi porterà al centro città e che passa anche vicino allo stadio, così dopo una breve sosta alla stazione centrale di Lione, mi rimetto in viaggio per lo stadio seguendo la moltitudine di gente con il vestiario della loro squadra, pronta a tifare uno dei team più importanti del panorama calcistico francese.
 mi rimetto subito in attesa del tram che mi porterà allo stadio e che mi lascerà a poche centinaia di metri da esso, quindi, nonostante sia fuori città, addirittura in un altro comune, dal centro di Lione si raggiunge facilmente e in poco tempo questa bellissima struttura costruita poco prima degli Europei di calcio tenutisi in Francia lo scorso anno.
Dopo aver lasciato lo zaino in un deposito prima dell’entrata mi reco verso l’ingresso e dopo una veloce perquisizione sono all ‘interno, il tempo di mangiare una cosa e di comprare il gagliardetto della squadra, per la mia personale collezione e sono sugli spalti.
Bell’effetto, bella emozione, bei ricordi che si manifestano sul mio volto anche adesso che sto scrivendo, insomma, le sensazioni che provo ogni volta che entro in un nuovo stadio.
Per di più il Groupama Stadium è esteticamente armonioso e imponente allo stesso tempo, la visuale è ottima da ogni angolazione, anche dai posti più alti, in generale il migliore stadio francese, almeno per me.
Ho modo di scattare numerose foto prima che inizi la presentazione della partita, con giochi di luce, coreografie sui in campo che sugli spalti e musica di sottofondo a rendere il tutto molto affascinante e coinvolgente, un vero spettacolo prima dell’inizio del match.
Sulle tribune inizia il tifo che durerà per tutto la partita, con tamburi, megafoni, amplificatori, diciamo che anche i francesi, un po’ come i tedeschi, ci hanno “copiati” per bene, così mi godrò un gran tifo per i 95 minuti di durata dell’incontro che finirà con il risultato di 3 a 2 per i padroni di casa, con il goal all’ultimo secondo che farà esplodere la tifoseria, portando anche una ventina di tifosi a ridosso del campo ad esultare con i calciatori.
Come primo match in Francia devo dire niente male, in più in virtù di questo posso dire ora di aver visto almeno una partita nei primi 7 campionati nazionali più importanti d’Europa.
Domani mi aspetta il secondo incontro, intanto me ne vado in hotel a riposarmi un po’ dopo la lunga giornata.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Groupama Stadium
Città: Decines- Charpieu
Anno inaugurazione: 2016
Capienza attuale: 59.186
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Olympique Lyonnais
Proprietario:   Olympique Lyonnais


Lo stadio si trova poco fuori il centro città ed è raggiungibile con l’apposita fermata del treno.


sabato 5 agosto 2017

Stadio n.65
SPYROS LOUIS – Atene

Agosto 2017, sono quasi di ritorno da Corfù, dove sono stato una settimana in vacanza con i miei amici.
L’isola non è stata male nel suo complesso, in particolare spiagge e mare assolutamente fantastici.
I l primo giorno che siamo atterrati in Grecia abbiamo avuto modo di visitare le bellezze storiche di Atene, certo, non reggono minimamente il confronto con quelle che si trovano a Roma, ma a questo si è abituati quando si vive nella Città Eterna.
La capitale greca conserva quel fascino antico da un lato ma dall’altro è come soffocata dall’agglomerato urbano a cui sembra si faccia veramente fatica a controllarlo, ne consegue un senso di disordine e di poca limpidezza.
In una giornata piena comunque la città si può visitare tranquillamente, a mio avviso.
La sera poi abbiamo preso l’aereo che ci ha portati nell’isola di Corfù, non essendoci stadi veri e propri ho dovuto aspettare la fine della vacanza per provare a vederne uno.
Così prima di tornare in Italia, ho la possibilità di passare una mezza giornata nuovamente nella città di Atene, mi avvio con la metro, insieme ai miei compagni di viaggio, verso lo stadio nazionale, dove sono state disputate anche le Olimpiadi del 2004.
Usciti dalla metro quello che troviamo di fronte a noi è un paesaggio desolato e abbandonato, ma la cosa importante è che già riesco a scrutare lo stadio in lontananza, con i suoi due archi uno per tribuna.
Comincio ad avvicinarmi e a distaccare i miei compagni alla ricerca di un’entrata aperta al pubblico, giro quasi tutto lo stadio quando finalmente trovo una porta a vetri aperta, mi ci infilo subito e un addetto alla sicurezza mi ferma, gli chiedo in inglese se è possibile fare un paio di foto dalla tribuna, lui acconsente e in pochi secondi sono al primo anello della tribuna ovest dello stadio, il quale non si presenta male, certo, non sarà il massimo della visuale vista la pista di atletica, però a un non so che di particolare nella sua struttura.
Poco dopo mi raggiungono anche i miei amici e così scattiamo un altro po’ di foto prima di uscire in direzione aeroporto.
Aggiungo un altro stadio, il primo greco, il quarantacinquesimo estero nell’undicesima nazione ….. la “caccia” continua.  

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Spyros Louis
Città: Atene
Anno inaugurazione: 1982
Capienza attuale: 69.918
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: presente
Utilizzo: AEK Atene e Nazionale greca
Proprietario:  Comune di Atene


Lo stadio si trova poco fuori il centro città ed è raggiungibile con l’apposita fermata della metropolitana.




giovedì 6 luglio 2017

Stadio n.64

MARCELLO MELANI  - Pistoia
Luglio 2017, mi trovo in Toscana per un weekend di relax mentale e una delle città che andrò a visitare è Pistoia.
Rispetto ad altre località di questa regione Pistoia resta un pochino “sconosciuta” e forse proprio per questo sono molto interessato a visitarla.
Le mie aspettative positive sono confermate, la città è a misura d’uomo, il centro storico è raccolto, tenuto molto bene e piacevole da girare a piedi.
Mi “perdo” un po’ nei vicoli del centro, lasciandomi guidare solo dal semplice piacere di camminare tra le bellezze che mi circondano.
Nel ritorno alla macchina noto i fari dello stadio e in pochi minuti sono davanti all’ingresso del settore ospiti, è tutto chiuso e non c’è traccia di nessuno nei paraggi. 
La recinzione è veramente invitante da salirci, così decido di salire e in un attimo sono all’interno dello stadio.
Continuo a precisare che gli impianti della Toscana proprio non vanno, anche il Marcello Melani ha delle pecche importanti, il settore ospiti infatti e formato da tribune in tubi innocenti ben lontane dal terreno di gioco, la tribuna est in cemento si trova anch’essa ben distante dal campo, discorso diverso per la tribuna ovest e per la curva nord, le quali possiedono anche la copertura.
Nel complesso non è male come stadio, ma solo a metà! Comunque dopo un paio di foto ritorno alla recinzione, salgo e sono fuori con in “tasca”  un nuovo impianto, il ventesimo italiano.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Marcello Melani
Città: Pistoia
Anno inaugurazione: 1965
Capienza attuale: 13.000
Pianta: semiellittica
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: U.S. Pistoiese
Proprietario:  Comune di Pistoia

Lo stadio si trova poco fuori il centro città ed è raggiungibile con un piccolo percorso a piedi o con le linee autobus.






mercoledì 1 marzo 2017

Stadio n.63
BESSA – Porto

Febbraio 2017, dopo la piacevolissima visita della città mi appresto ad assistere al derby della città tra Boavista e Porto, il giorno prima al megastore di quest’ultimi ho fatto il biglietto per il match e con largo anticipo mi dirigo allo stadio Bessa, casa della seconda squadra della città che risiede nel quartiere da cui prende il nome, Boavista appunto.
Prima di entrare ho modo di scattare qualche foto alla bellissima statua della pantera che si trova all’esterno della tribuna ovest, poi dopo una breve perquisizione, sono dentro lo stadio, appena salgo i gradoni mi preparo a fare un bel po’ di foto da vari angoli della curva nord e man mano il settore si và a riempire sempre di più, fino ad esaurirsi quasi del tutto.
Lo stadio non è affatto male, assomiglia molto al Ferraris di Genova, solo un pochino più piccolo, i colori sociali della squadra di casa, il bianco e nero , ricoprono la maggior parte dei seggiolini, la vicinanza delle tribune al terreno di gioco fa si che ci si sente quasi dentro il campo, peccato solo l’alta vetrata che divide la prima fila dal campo.
Quando inizia il derby si da spazio alle coreografie delle due squadre, niente di clamoroso, ma comunque corredate da fumogeni colorati, petardi e tante bandiere, i padroni di casa, le “pantere” del Boavista, sono in numero minore rispetto agli ospiti del Porto, in particolar modo per quanto riguarda le due curve, meno della metà gli ultras di casa, i “dragoni” invece fanno un tifo ad ottimi livelli per tutta la partita, praticamente hanno giocato in casa.
Per la cronaca finirà 1-0 per la squadra più titolata della città, portandosi a casa l’ennesimo derby.
Io esco un po’ dispiaciuto per il Boavista, visto che provo sempre un po’ di simpatia per le squadre meno blasonate della città, ma il Porto si è confermato ancora una volta una squadra di un altro livello, almeno a livello nazionale, inoltre non mi sarei aspettato una tifoseria così “rumorosa” e calorosa, penso la migliore in Portogallo, questi comunque sono i pensieri che mi accompagnano alla metro la quale mi porterà alla stazione centrale della città dove prenderò il treno per Lisbona da cui ripartirò con l’aereo per tornare in Patria.
Si conclude così il mio viaggetto in terra portoghese, con tre stadi visti, che aggiunti a quelli in cui ero già stato anni fa, portano a 6 stadi totali in Portogallo, 44 esteri e 63 totali, la storia continua…

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Do Bessa seculo XXI
Città: Porto
Anno inaugurazione: 1911
Capienza attuale: 28.263
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Boavista Futebol Club
Proprietario:  Boavista Futebol Club

Lo stadio si trova poco fuori il centro città ed è raggiungibile con la metro e un piccolo percorso a piedi. 

E’ possibile visitare il museo ma non effettuare il tour dello stadio.




Stadio n.62
DOS ARCOS – Vila do Conde

Febbraio 2017, lo stesso giorno della visita allo stadio del Porto ho in programma di assistere ad un match del campionato portoghese tra Rio Ave e Pacos de Ferreira, nella cittadina di Vila do Conde, raggiungibile con 45 minuti di metro/tram dal centro di Porto.
Arrivato a poche centinaia di metri dallo stadio Dos Arcos ho modo di osservare il lunghissimo acquedotto romano presente in ottime condizioni che fa da “spina dorsale” all’intera città, poi dopo aver fatto il biglietto vengo osservato con curiosità dal servizio d’ordine, in fondo ero l’unico italiano presente e in generale non credo vedano molti stranieri assistere alle partite della squadra di casa.
Poi entro nell’impianto, è semideserto e resterà più o meno così anche nel corso della partita, se si escludono meno di un migliaio di spettatori, tra cui un centinaio di ospiti che sono nel mio stesso settore.
Parlando dello stadio, questo è molto piccolo, sono presenti solo le due tribune, seppur vicine al campo, non sono messe in cattive condizioni, però potrebbe essere una struttura sicuramente migliore con le curve e qualche altro piccolo rinnovamento, così infatti non sembra uno stadio in cui gioca una squadra di Superliga (la Serie A portoghese) cos’ come il gioco che si vede in campo e che non porterà a nessuna rete.
I tifosi di casa sono pochi e silenziosi, mentre gli ospiti si fanno sentire per tutta la partita, anche se solo “lo zoccolo duro” del tifo canterà per tutti i 90 minuti.
Esco di corsa appena sento il triplice fischio finale e mi dirigo a prendere la metro/tram che mi riporterà nella città “Invicta” ovvero Porto, chiamata così perché non è mai stata sconfitta dai vari popoli che l’hanno assediata nel corso della storia.
A proposito di storia, intanto io mi faccio la mia e aggiungo alla collezione altri due impianti, domani me ne aspetta un altro.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Dos Arcos (Estadio Rio Ave)
Città: Vila do Conde
Anno inaugurazione: 1984
Capienza attuale: 12.820
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Rio Ave F.C.
Proprietario:  Rio Ave F.C.

Lo stadio si trova nel centro città e si raggiunge facilmente con la metro/tram.

Non è possibile effettuare il tour dello stadio.








Stadio n.61
DO DRAGAO  - Porto

Febbraio 2017, nuovamente in viaggio per l'Europa, alla "ricerca" di nuovi stadi e dopo sette anni torno in Portogallo dove ho ancora il ricordo molto piacevole che mi ha lasciato Lisbona.
Stavolta visiterò Porto, seconda città per importanza nel paese che si affaccia sull'Oceano Atlantico.
Parto la mattina prestissimo da Fiumicino e dopo uno scalo di un paio di ore a Barcellona, atterro nel primo pomeriggio a Porto.
Mi dirigo subito verso lo stadio di una delle dieci squadre calcistiche con più titoli internazionali d'Europa, il Porto F.C., il suo stadio, il Do Dragao è uno dei più belli e più grandi in Portogallo e da tempo ormai meditavo una visita ad esso.
Dopo aver esplorato per bene il museo della squadra, uno dei più completi e ricchi di tutti quelli visitati fino ad ora nel resto dell'Europa, mi appresto ad assistere al tour dello stadio.
Si inizia partendo dal bordo campo e dal lato della tribuna est, dove posso ammirare l'intera struttura in tutta la sua bellezza e modernità, osservando la vicinanza al terreno di gioco e successivamente, quando andrò al secondo anello della tribuna ovest, anche l'ottima visuale da ogni settore, nonostante questo, non resterà tra i miei stadi preferiti, preferendo personalmente altre strutture.
Nel complesso però è un ottimo stadio e sono contento di averlo aggiunto alla mia collezione.
Uscito dallo stadio andrò in hotel a sistemarmi prima di ripartire per un nuovo stadio, dove mi attende una partita della massima serie portoghese.
Il giorno dopo poi visiterò per bene la città di Porto, in tutto il suo fascino di città portuale (per le quali ho un debole), inoltre è ben collegata e comoda da girare anche a piedi, ci sono molte attrazioni e non si sente affatto la caoticità che potrebbe esserci in una piccola metropoli.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Do Dragao
Città: Porto
Anno inaugurazione: 2003
Capienza attuale: 52.202
Pianta: semiellittica
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Porto F.C.
Proprietario: Porto F.C.


La struttura si trova vicina al centro città ed è facilmente raggiungibile con varie linee della metro.

E' possibile effettuare visita del museo e tour dello stadio.




mercoledì 15 febbraio 2017

Stadio n.60
EL SARDINERO – Santander


Il giorno seguente la partita al San Mames di Bilbao sono in partenza per un’altra città e per un’altra partita, la prima è Santander e la sua “cattedrale” si chiama El Sardinero, come la spiaggia che l’estate viene frequentata da numerosi surfisti alla ricerca delle onde più belle provenienti dall’Oceano Atlantico.
Inizio parlando del viaggio in pullman che da Bilbao mi ha portato fin qui, un’ora e mezza con la parte finale tra strade a strapiombo sulle coste atlantiche, in uno scenario bello e “impetuoso”.
Arrivato a Santander inizio la visita della città, camminando prima tra le vie del centro dove ci sono i monumenti storici principali e poi inizia la mia  interminabile camminata sul lungomare, battuto da un vento costante, ma non per questo non riesco a godermi il magnifico panorama che mi porta fino alle lunghe spiagge e dall’Oceano che manda un’onda dopo l’altra.
Non mi è dispiaciuta come città, ma sicuramente d’estate deve essere più interessante e divertente.
Comunque dopo un pranzo veloce su una delle tante terrazze del lungomare, mi dirigo allo stadio, faccio il biglietto di curva al botteghino e dopo un po’ faccio il mio ingresso nel sessantesimo stadio totale tra italiani ed esteri e il decimo in terra spagnola.
L’impianto non è male, ottima visuale e struttura non troppo moderna ma comunque molto carina, inoltre le tribune sono attaccate al campo e grazie a questo riuscirò a vedere la partita in piedi e vicinissimo al terreno di gioco.
Il tifo dei padroni di casa non è male per tutto il match, meglio anche di quello visto in alcuni stadi della Liga, anche se non ci sono molti tifosi allo stadio, ma questo non mi stupisce troppo, visto che fino a pochi anni fa la squadra militava stabilmente nella massima serie spagnola e adesso si trova relegata nella terza serie!
Per la cronaca la partita finirà con il risultato di 1-0 per il Real Racing Club contro gli ospiti del Lealtad, io appena finisce il match esco di corsa e dopo aver trovato un taxi mi dirigo all’aeroporto dove ripartirò per l’Italia, con altri due stadi nella mia personale collezione e un altro viaggio nel cuore.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: El Sardinero
Città: Santander
Anno inaugurazione: 1988
Capienza attuale: 22.222
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Real Racing Club
Proprietario:  Real Racing Club

Lo stadio si trova non molto lontano dal centro città ed è raggiungibile con vari autobus.
Ad oggi non è possibile effettuare il tour dello stadio.




Stadio n.59
SAN MAMES – Bilbao

Febbraio 2017, sono in partenza per i Paesi Baschi e più precisamente per Bilbao, qui mi aspetta la partita di una delle squadre di calcio più affascinanti d’Europa, ovvero l’Athletic Club, noto in Italia con il nome di Atletico Bilbao.
Dopo uno scalo di un paio d’ore all’aeroporto di Barcellona e qui apro una piccola parentesi dicendo che per la prima volta nei miei viaggi ho portato con me un libro da leggere, è una cosa che consiglio a tutti, perché se un giorno rileggerete quel libro ripenserete all’istante al vostro viaggio e questa per me, è una cosa sicuramente bella e interessante da rivivere. Comunque dopo aver ripreso l’aereo atterro a Bilbao e poco dopo sono nel centro della città vecchia dove ho l’hotel.
Il tempo di sistemarmi un attimo e mi immergo nella città basca per vedere i principali monumenti e dare uno sguardo a come “si muove”  la gente.
Poi mi dirigo con largo anticipo allo stadio, dove entro un’ora e mezza prima del fischio d’inizio.
Stavolta mi sono trattato da vero VIP, infatti ho acquistato un biglietto si in curva, ma nel secondo anello, dove ho diritto ad un trattamento di lusso con zona riservata con poltroncine e divanetti, oltre a buffet con ogni genere di cibo e bevande no limits.
Preferisco sempre la parte più spartana allo stadio, ma è stata un’esperienza anche questa e poi non erano disponibili altri biglietti.
Comunque entrando con largo anticipo ho la fortuna di godermi  per un po’ lo stadio quasi tutto per me, restando piacevolmente colpito dalla bellezza di questa struttura, grande ma non dispersiva, ottima visuale del campo e nel complesso un impianto moderno e affascinante al tempo stesso, per me il più bello tra gli stadi spagnoli, dopo il Bernabeu di Madrid.
Una piccola soddisfazione personale è anche il fatto che questo magnifico stadio è anche la quarantesima “cattedrale”  sportiva estera che abbia visto dall’interno, tutto ciò mi fa ritornare indietro nel tempo e ripensare con il sorriso sulle labbra ai miei viaggi in giro per l’Europa alla ricerca degli stadi.
Quando l’arbitro fischia il calcio d’inizio il San Mames è quasi del tutto pieno, il tifo non è ad altissimi livelli, però il calore e l’attaccamento alla squadra della gente presente si sente dal primo all’ultimo minuto.
Io ogni tanto mi alzo dal mio posto per esprimere opinioni divergenti, in lingua italiana, con l’arbitro o il comportamento di qualche giocatore della squadra avversaria, venendo guardato in maniera curiosa dalla gente che mi sta accanto, diciamo che è una cosa che faccio spesso all’estero e che un po’ mi diverte.
Per la cronaca la partita finisce 2-1 per l’Athletic ai danni del Deportivo La Coruna, con goal decisivo in pieno recupero, facendo uscire i tifosi di casa belli festanti.
Io dopo l’ennesima “cerveza” della serata esco e mi dirigo nuovamente nella città vecchia per gustarmi la gente che beve e intona cori per tutta la notte nei numerosi locali presenti in questa zona di Bilbao.
Il giorno dopo ho il tempo di girare un altro po’ la città prima di andare a prendere il pullman che mi porterà a Santander.
Personalmente Bilbao è una città carina, mi è sembrata vivibile, ben curata e collegata, rispetto però alle altre città importanti della Spagna  che ho visitato (Valencia, Siviglia, Madrid e Barcellona) ha qualcosa di meno, in particolare nei monumenti, visto che anche qui il divertimento non manca per tutti i gusti.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: San Mames
Città: Bilbao
Anno inaugurazione: 2013
Capienza attuale: 53.289
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Athletic Club
Proprietario:  Athletic Club

Lo stadio si trova non molto lontano dal centro città ed è raggiungibile con la metropolitana.

Ad oggi non è possibile effettuare il tour dello stadio.




mercoledì 18 gennaio 2017

Stadio n.58

CRAVEN COTTAGE – Londra

Usciti dal tempio del rugby ci dirigiamo con il taxi in uno degli stadi più affascinanti del Regno Unito e non solo, il Craven Cottage, nel quartiere londinese di Fulham.
Arriviamo una mezzoretta prima dell’inizio del match di giornata tra Fulham e Barnsley valevole per la Championship, la seconda serie inglese, troviamo il gabbiotto dove prendere i biglietti precedentemente acquistati su internet e ci dirigiamo agli ingressi.
Sembra già di trovarci in un’altra epoca, di essere tornati indietro nel tempo, da fuori nemmeno sembra uno stadio, con tutti i mattoncini rossi, le case addossate e la tribuna ovest che fa praticamente da argine al fiume Tamigi. Gli ingressi poi sono strettissimi, tantè che per entrare devo mettermi di lato, mi divertirò infatti insieme al mio amico a vedere le numerose pance inglesi piene di birra fare un bello sforzo per riuscire a passare J.
Entrati ci viene fatto un brevissimo controllo agli zaini e poi possiamo recarci ai posti assegnati, ho deciso di prenderli in curva in prima fila, in modo da essere più vicini possibili al campo, ed è proprio così, non ero mai stato così a ridosso del campo, dove è vero che la visuale risulta schiacciata, ma ti sembra di essere in campo con i giocatori.
Poco dopo l’inizio del match ci raggiungono altri tre amici e con altri quattro ragazzi che si trovano vicino a noi  formiamo un bel “blocco” di  italiani in visita a Craven Cottage.
La partita scorre veloce e con un gioco molto duro ma divertente, condita da due goal dei padroni di casa, di cui il secondo proprio sotto la nostra curva, il tifo poi è acceso per tutta la partita, anche da parte degli ospiti nella curva opposta, niente male per essere in Inghilterra.
Al fischio finale il risultato sarà di 2-0 per i padroni di casa ed io prima di uscire salgo sulla parte alta della curva a scattare un altro po’ di foto e a godermi ancora questo stadio in “vecchio stile”, dove nella parte superiore della tribuna est sono presenti ancora i seggiolini in legno e tra la medesima tribuna e la curva sud si trova un hotel con la terrazza che da sul campo, un altro mondo insomma!
Consiglio a tutti quelli che vogliono vedersi una partita a Londra di fare una visita in questo stadio, dove si respira veramente un’atmosfera unica.
Usciti dallo stadio ci tuffiamo nella city a farci un giretto tra i luoghi classici, anche se devo dire che come le due volte precedenti, Londra non mi ha lasciato quel fascino che a molti lascia.            
Il giorno seguente siamo di ritorno in Italia, ed io ho collezionato altri due stadi, portando a sette gli impianti visti a Londra, la vera capitale degli stadi in Europa.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Craven Cottage
Città: Londra
Anno inaugurazione: 1896
Capienza attuale: 25.700
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Fulham F.C.
Proprietario:  Fulham F.C.

Lo stadio si trova non molto lontano dal centro città ed è raggiungibile con la metropolitana.
E’ possibile effettuare il tour dello stadio.






Stadio n.57
TWICKENHAM – Londra

Gennaio 2017, il primo stadio del nuovo anno è uno dei tanti di Londra, il secondo più grande per capienza della capitale inglese e di tutto il Regno Unito.
L'impianto viene utilizzato esclusivamente per il rugby ed è considerato un vero e proprio mito per gli appassionati della palla ovale.
Nelle due volte precedenti in cui sono stato a Londra non ero ancora riuscito a visitare questo magnifico impianto, avendo dato priorità agli stadi ad uso calcistico, mia vera passione, visto che con tutto il rispetto per il nobile sport del rugby non regge il confronto con il calcio.
Comunque, dopo un lungo tragitto tra aereo, pullman, metro e taxi arriviamo io e un mio amico cinque minuti prima dell'inzio del tour dello stadio.
Siamo gli unici due italiani presenti nella visita, la guida parla molto velocemente in un inglese "poco comprensibile" a noi, di conseguenza ce ne stiamo per buona parte del tour a ridere dei strani personaggi presenti vicino a noi :-).
Restiamo però ammaliati quando facciamo il nostro ingresso al terzo anello, il più alto dello stadio, da dove si può osservare tutta la sua imponenza e bellezza, sicuramente uno degli stadi più belli che abbia mai visto e anche uno dei più grandi.
La visita prosegue anche a bordo campo e sul primo anello, dove possiamo solo immaginare l'eccitazione dei giocatori quando entrano in campo e si trovano più di ottantamila persone ad osservare ogni loro mossa.
Finito il tour usciamo di corsa e andiamo a cercare un taxi che ci porterà nel secondo stadio della giornata. 

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Twickenham
Città: Londra
Anno inaugurazione: 1909
Capienza attuale: 82.000
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: nazionale rugby inglese
Proprietario:  Rugby Association

Lo stadio si trova un po’ fuori il centro città, si può raggiungere con il treno e con gli autobus.
All’interno dell’impianto è possibile effettuare tour dello stadio e visita del museo del rugby.