martedì 27 novembre 2018


Stadio n.82

EVZEN ROSICKY – Praga

Novembre 2018, in partenza per la capitale della Repubblica Ceca, per un week-end in quella che dicono essere una delle città più affascinanti di tutta l’Europa.
Dopo essere atterrato mi dirigo con il bus verso il centro città, ma la mia prima direzione non sarà il fantastico centro storico, bensì una parte collinare in cui è presente lo stadio che in passato ha ospitato lo Slavia Praga e che oggi è utilizzato per l’atletica leggera e per alcune partite di calcio semiprofessionistico.
Dopo una bella camminata in salita, complice anche la chiusura della funicolare, sono in cima a questa zona collinare da cui posso ammirare tutta la città nel suo splendore. Così dopo un paio di foto mi dirigo verso lo stadio non prima di passare davanti alla seconda struttura sportiva più capiente al mondo e la prima in Europa, ovvero il Velky Strahov Stadion, un impianto sportivo contenente sei campi da calcio regolamentari e altri due più piccoli, tutto intorno si trovano delle tribune che un tempo potevano contenere fino a 220.000 spettatori, era per lo più usato per le esibizioni di atletica e per le manifestazioni politiche.
Fa un po’ di tristezza vederlo per la maggior parte in stato di abbandono, se non contiamo la parte in cui lo Sparta Praga ha il suo centro di allenamento.
Dopo aver superato questa mastodontica struttura mi trovo davanti l’Evzena Rosicky, anch’essa non propriamente curata. Passo esternamente davanti la struttura nella speranza di trovare un cancello aperto ma niente da fare, fino a che non trovo una parte di recinzione semiaperta, ne approfitto e mi infilo all’interno e di corsa entro nel tunnel che mi porta ad una delle due curve. Scatto qualche foto e posso osservare che anche l’ìnterno dello stadio non è stato rinnovato, però nel complesso non è così male, per essere uno stadio costruito nel 1935 con la pista di atletica.
Uscito dallo stadio, mi dirigerò verso il centro storico e potrò ammirare questa stupenda città, dai luoghi più conosciuti e turistici a quelli più misteriosi e riflessivi. Praga è molto curata, si gira facilmente a piedi e ci sono comunque tre linee della metropolitana per spostarsi più velocemente.
Sembra di essere immersi nel medioevo e di sera ha un fascino ancora più forte e intenso, dal ponte Carlo, alle varie porte della città, per poi passare nel quartiere ebraico fino alla piazza centrale con l’orologio astronomico e un paio di chiese storiche.
La sera poi si beve e si mangia e i divertimenti non mancano, ma anche luoghi romantici e rilassanti.
Il giorno seguente proseguirò la visita della città nella zona del castello, da cui potrò godere delle bellezze storiche presenti e del panorama che volge su tutta la parte bassa della città.
Un altro viaggio si sta concludendo con il mio ritorno verso l’aeroporto da cui prenderò il volo per Fiumicino, posso concludere dicendo di aver visto una delle città europee più belle e non poteva di certo mancare la visita in uno stadio, nella quindicesima nazione.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Evzen Rosicky
Città:  Praga
Anno inaugurazione: 1935
Capienza attuale: 19.032
Pianta: ellittica
Pista d’atletica: presente
Utilizzo:  atletica leggera, altri sport
Proprietario:  Federazione di atletica leggera
Lo stadio si trova appena fuori il centro storico e si può raggiungere con la funicolare quando è aperta o a piedi.



martedì 13 novembre 2018


Stadio n.81

PORTA ELISA – Lucca

Novembre 2018, in partenza per un week-end in Toscana, inizialmente non erano previste tappe in nessuno stadio, ogni tanto faccio anche viaggi in cui non visito stadi J .
L a domenica però mi trovo nei pressi di Lucca e per curiosità guardo se la squadra di casa gioca in casa e consultando internet posso vedere che nella città toscana andrà in scena il derby tra Lucchese e Pisa!
Mi informo velocemente come reperire il biglietto per la partita e dopo più di un’ora  sono di fronte lo stadio in fila per acquistare il ticket.
Comprato il biglietto ho modo di trascorrere un paio di ore nel centro città prima dell’inizio del match.
Lucca mi era piaciuta molto quando la visitai per la prima volta alcuni anni fa ed il giudizio positivo si è confermato anche questa volta. Il Sole mi aiuta a girare tranquillamente il centro tra i vicoli e i monumenti più significativi della città.
Le mura medievali che circondano tutto il centro storico sono molto affascinanti e hanno mantenuto il fascino fino ai nostri giorni.
Ho anche modo di rilassarmi un momento proprio sulle mura da cui posso intravedere lo stadio e mi sento come un viandante arrivato in questa antica città e in attesa di assistere in maniera neutrale ad uno scontro tra due luoghi storici della nostra Nazione.
Inizio a sentire i tifosi che si stanno avvicinando allo stadio e così anche io mi incammino verso il Porta Elisa, così in pochi minuti sono davanti al cancello di entrata e dopo alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine si riesce ad entrare in curva ovest, il settore riservato agli ultras di casa.
A pochi minuti dall’inizio del match lo stadio si riempie per buona parte, anche la curva opposta, occupata dai tifosi pisani, si colora di nerazzurro e per tutta la partita ne uscirà un ottimo tifo.
Nella curva lucchese posso assistere da vicino alla coreografia in omaggio a Gabriele Sandri, ucciso proprio 11 anni fa in questo giorno dell’anno e tra tamburi torce e fumogeni il derby prende colore.
Per quanto riguarda il risultato finale della partita sarà di 1 a 0 per gli ospiti in questa partita del campionato italiano si Serie C.
Capitolo stadio, come già detto più volte nei precedenti post gli stadi della Toscana non sono proprio dei gioielli architettonici o esempi di modernità.
Il Porta Elisa rispetto ad altri impianti che ho visto in questa regione non è poi così male, la visuale è buona e le tribune non sono molto distanti dal campo.  Per il resto però è un impianto molto antico e non così confortevole, la capienza è adeguata alla categoria.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Porta Elisa
Città:  Lucca
Anno inaugurazione: 1935
Capienza attuale: 12.800
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo:  A.S. Lucchese Libertas
Proprietario:  Comune di Lucca
Lo stadio si trova appena fuori il centro storico e si può raggiungere con alcuni bus o a piedi.






martedì 30 ottobre 2018

STADIUMHUNTER - ALLA SCOPERTA DELLE CATTEDRALI CALCISTICHE

STADIUMHUNTER-

Inizio a scrivere questo blog dopo averlo rimandato più e più volte, ma, come dicono gli scrittori di professione, “aspettavo l’ispirazione giusta”.
Ora sembra sia finalmente arrivato il momento ideale per iniziare a raccontare una delle mie più grandi passioni,  gli stadi.
Da quando ho iniziato a camminare da solo mi sono innamorato del calcio, oltre a praticarlo ero super informato su tutte le statistiche che lo riguardassero,  in particolare una, lo stadio di appartenenza e la relativa capienza delle squadre italiane e non solo.
Via via il mio interesse verso le “cattedrali del calcio” è diventato sempre più grande, tanto che quando vedevo una partita in televisione ero più interessato agli spalti che al gioco, così come quando sul giornale leggevo il tabellino di un match la cosa che più mi incuriosiva erano le notizie relative allo stadio, dove si fosse giocato e l’affluenza di pubblico.
Più crescevo con l’età e più avevo il desiderio di girare gli stadi in Italia e nel resto dell’Europa, il solo pensiero di entrare in uno stadio mi lasciava una sensazione unica.
Così dal pensiero si è passato ai fatti, ho iniziato a girare gli stadi italiani ed europei, legando la vacanza nel “bel paese” o all’estero non solo con la visita della città, i locali, le curiosità di quel posto, ma con un cordone unico….lo stadio o gli stadi di quella città!
In questo blog  racconterò, oltre ai dati generali e alla storia della struttura, anche quello che mi ha portato alla visita di quello stadio, inoltre inserirò notizie utili ad altri appassionati che fossero interessati a vedere la “cattedrale” in questione. 
Un viaggio partito più di vent’anni fa e nonostante gli impegni lavorati non mi lascino tanto tempo libero, le trasferte europee abbiano sempre un costo non molto economico, collimare il tutto con altre passioni,  sono riuscito e riesco ancora a coltivare questa passione, sperando di poterlo continuare a farlo nel tempo.
Prima di iniziare a parlare di ogni singola struttura ho deciso di seguire delle piccole regole per questo blog:
Per prima cosa parlerò di tutti gli stadi visti in ordine di tempo, partendo dal primo in cui avevo solo nove anni e mezzo.
Come seconda cosa nel conteggio delle strutture viste, ho tenuto conto solo di quelli in cui sono riuscito ad entrare all’interno, o sul campo o sulle tribune e con una capienza di almeno 10.000 posti (capienza limite di regola che lo separa da uno stadio di minor capienza).



Quanta strada e quante ore passate su treni, aerei, metro, bus, e quanti chilometri percorsi a piedi….. tutto per vedere dall’interno quella struttura moderna,antica,bella,brutta,particolare che per molti è anche più di una casa, per altri una maledizione, ma che per me è qualcosa che ogni volta mi fa spalancare gli occhi e mi lascia un senso di pace interiore, facendomi dimenticare almeno per un po’ tutti i pensieri della vita frenetica che affrontiamo tutti i giorni.
Penso sia importantissimo per ognuno di noi trovare un qualcosa di simile, un punto positivo da segnare nella propria mente.

…. semplici racconti fatti con il sorriso sulle labbra, ripensando alle avventure passate …….

Stadio n.80

ALLIANZ STADION – Vienna

Ottobre 2018, in partenza per un week-end tra Bratislava e Vienna, nella seconda città avrò modo anche di assistere ad una partita del campionato austriaco.
Appena atterrato all’aeroporto viennese prendo subito il pullman che in un’ora precisa mi porta a Bratislava. La capitale slovacca non è affatto male, il centro storico è piccolo e ricorda un po’ una città medievale, sovrastata da un’imponente castello, anche se questo risulta diverso rispetto ai castelli a cui siamo abituati noi, sembra più una reggia.
Proseguo la visita della città tra i vicoli del centro prima di incamminarmi alla stazione centrale dei treni. Ho modo di attraversare, su uno dei tanti ponti, l’immenso fiume Danubio che scorre forte e impetuoso, fa sempre impressione vedere questi fiumi europei così larghi e con quantità incredibili di acqua.
In confronto i più grandi fiumi italiani sembrano dei ruscelli.
Preso il treno per Vienna in poco più di un’ora sono nella sua stazione centrale, da lì tram e dritto in hotel a sistemarmi un secondo prima di iniziare il giro della città.
Il fascino della sera è una componente in più ma la capitale austriaca è veramente bella e colpisce subito per la maestosità delle sue opere nel centro. Naturalmente è tenuta egregiamente su tutti i fronti, il salotto d’Europa la chiamerei e nonostante ci sia una pioggia leggera ma costante è un piacere girare a piedi per le vie del centro. Proseguo dopo cena nella mia visita notturna della città e continuo a stupirmi delle bellezze che mi circondano.
Nel Vecchio Continente personalmente dopo Parigi e Mosca non ho visto nessuna città affascinante e ricca di monumenti come Vienna.
Il giorno seguente avrò modo di continuare la mia visita tra musei, parchi e monumenti, con pochissime ore di sole, ma non per questo non resterò estasiato da questa magnifica città, facilmente percorribile a piedi, ordine e pulizia al massimo, gente introversa ma comunque gentile, insomma, una splendida città.
In un luogo così bello non potevo mancare la visita allo stadio, così con il biglietto già acquistato dall’Italia, come al solito sul sito internet ufficiale della squadra,  mi reco a vedere Rapid Vienna-Admira Wacker, valida per il campionato austriaco di calcio.
Sceso dalla metro, percorro qualche centinaio di metri e in pochi minuti sono dentro lo stadio, a ridosso della curva occupata dai tifosi locali.
L’impianto non è molto grande ma estremamente curato e con un’ottima visuale del campo in tutti i settori.
Molto simile alla Groupama Arena di Budapest, una “marea” verde che si unisce al campo di calcio in ottime condizioni.
Il tifo poi riprende il “modello tedesco” ovvero quello che hanno preso da Noi italiani.
Sventolio di bandiere e cori continui per tutto il match che per la cronaca finirà 2 a 0 per i padroni di casa.
Dall’altra parte i pochi tifosi ospiti si animano anche loro per tutti i 90 minuti e vanno a completare una bella giornata di calcio alla fine della quale esco di corsa per andare a completare l’ultimo giretto in città prima di prendere il treno che in poco tempo mi porta all’aeroporto dove ho il volo per l’Italia.
L’ottantesimo stadio è stato raggiunto, insieme alla quattordicesima nazione e al decimo campionato di massima serie in cui ho visto almeno un match.
Il viaggio nelle cattedrali europee del calcio continua…  

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Allianz Stadion
Città:  Vienna
Anno inaugurazione: 2016
Capienza attuale: 24.288
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: SK Rapidi Vienna
Proprietario:  SK Rapidi Vienna
Lo stadio si trova fuori dal centro città e si può raggiungere con la metro.
E’ possibile effettuare tour dello stadio  e annesso museo .




martedì 28 agosto 2018


Stadio n.79

GHEMLACO ARENA – Gand

Agosto 2018, dopo la giornata passata a Lille, con annessa partita, il giorno seguente con il pullman mi dirigo in terra belga, per due giorni tra le città più importanti dove non può mancare anche un match in uno stadio del Belgio, dove non sono mai stato.
Il pullman in poco tempo mi fa raggiungere Bruxelles, ho l’occasione così di rivisitare il centro della capitale belga, il quale non è niente male, nonostante personalmente però, il resto della città non mi faccia impazzire.
Tutt’altro giudizio invece darò a Bruges, un vero gioiellino, piacevole da girare a piedi, con vicoli e stradine circondate da case in mattoni di vario colore e genere.
Dopo aver visitato con piacere e in compagnia Bruges, con il treno mi dirigo a Gand o Gent (nome ufficiale), così come è conosciuta anche la squadra di calcio qui in Italia, da non confondere però con il Genk, altra squadra dell’omonima città.
Appena arrivato alla stazione centrale, aspetto l’autobus che in pochi minuti mi porta davanti al moderno stadio, non molto grande, ma una vera perla, appena entrato posso ammirare le tribune a ridosso del campo e l’ottima visuale che ne viene fuori. Ho “conquistato” così uno stadio in un’altra nazione, la tredicesima totale e il 55esimo stadio visto all’estero.
Dopo le classiche foto in svariate zone della curva mi siedo al mio posto, tra le prime file, le quali sono un po’ rialzate rispetto al terreno di gioco  e vicinissime senza barriere.
La partita è stata divertente, un bel  4 a 1 per i padroni di casa che hanno sconfitto così il Beveren.
Finita la partita esco e salgo sull’autobus che mi riporta verso il centro città, da lì a piedi raggiungo il centro storico, dove mi aspettano due ragazzi conosciuti in aereo, loro alloggiano a Gand e condividono con me gli splendidi monumenti che si trovano in questa città, a mio avviso la più bella del Belgio, sembra di essere tornati nel Medioevo, tra il castello, le cattedrali, le chiese, la piazza e poi con la sera il tutto acquisisce un fascino unico, inoltre non manca il divertimento, concentrato principalmente su una via in cui si balla, si beve e si mangia.
Veramente un bel ricordo di questa città, anche se ho dovuto fare una corsa per riuscire a prendere l’ultimo treno che mi riportasse a Bruges, dove avevo l’hotel.
Il giorno seguente avrò modo di visitare Anversa, nonostante il brutto tempo, questa città comunque non lascerà ne a me ne ai miei due compagni di viaggio un ricordo molto positivo, infatti a parte la piazza centrale e la magnifica cattedrale, non abbiamo trovato punti di forza, decisamente un gradino sotto Gand e Bruges, ma non tutte le città possono lasciarci un ricordo indelebile.
Così dopo pranzo mi dirigo alla stazione centrale per prendere il treno che mi riporterà direttamente all’aeroporto di Bruxelles, dal quale tornerò nuovamente in Italia, portando dentro di me un altro viaggio in città affascinanti e con due stadi in più nella mia collezione.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Ghemlaco Arena
Città:  Gand
Anno inaugurazione: 2013
Capienza attuale: 20.000
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: KAA Gent
Proprietario: KAA Gent
Lo stadio si trova fuori dal centro città e si può raggiungere con diversi autobus.





mercoledì 15 agosto 2018


Stadio n.78

PIERRE MAURY – Villeneuve d’Ascq

Agosto 2018, sto raggiungendo la città di Lille, nel nord della Francia, per tre giorni di vacanza.
Naturalmente non mancherà la visita di qualche stadio, precisamente due tra Francia e Belgio.
Dopo aver girato il centro storico di Lille, mi congratulo con me stesso per aver scelto di visitare questa città, in pieno stile medievale, tenuta molto bene unendo la praticità della modernità con il fascino dell’antichità.
Avrò modo di apprezzarla anche di notte, sempre a piedi perché il centro storico non è molto grande e si gira piacevolmente passeggiando tra un vicolo e l’altro.
Per me è stato più facile raggiungerla con il treno dopo essere atterrato all’aeroporto di Bruxelles, i collegamenti sono veloci e puntuali.
Lo stadio si trova nel comune vicino, precisamente a Villeneuve d’Ascq, raggiungibile facilmente con la metropolitana, poi dopo una passeggiata a piedi si arriva al moderno impianto francese.
Dentro non è affatto male, tribune a ridosso del campo, senza barriere, a pianta rettangolare come piace a me, l’unico “difetto” è che allo stadio ci va veramente poca gente e il tifo, seppur costante per tutto il match, è seguito da poche persone.
Il risultato per la cronaca sarà di 3 a 1 per i padroni di casa del Lille contro il Rennes, nella prima giornata di campionato francese.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Pierre Maury
Città:  Villeneuve d’Ascq
Anno inaugurazione: 2012
Capienza attuale: 50.157
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: LOSC Lille
Proprietario: LOSC Lille





martedì 1 maggio 2018


Stadio n.77

RIVIERA DELLE PALME – San Benedetto del Tronto

Aprile 2018, sono in partenza per un week-end nelle Marche, nel quale toccherò le città di Loreto, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, in quest’ultima ho in programma di vedere una partita valevole per il campionato di Serie C, tra la Sambenedettese e l’Albinoleffe.
Lo stadio è il Riviera delle Palme, 22.000 posti, il più capiente per una città non capoluogo di provincia, oltre a questo dato, l’impianto non è affatto male e la visuale è buona, in particolare dal secondo anello.
Se la partita non è stata un granchè, conclusa con la vittoria 1 a 0 per gli ospiti, il tifo mi ha appassionato per tutti i 90 minuti a me e alla ragazza che mi ha accompagnato per questa nuova “caccia” allo stadio.
Conclusa la partita resto a scattare qualche foto dai due anelli della curva nord, prima di uscire e di andarci a fare un giro sul lungomare della città e prendere qualcosa da bere per digerire l’ottimo panino con la porchetta e le olive ascolane mangiate appena fuori lo stadio.
Per quanto riguarda la città, il sole e la bellissima giornata mi hanno aiutato ad apprezzare meglio San Benedetto del Tronto, città prettamente estiva, piacevole per passeggiare e starsene al mare in relax.

Questi i dati tecnici dello stadio:
Nome: Riviera delle Palme
Città: San Benedetto del Tronto
Anno inaugurazione: 1985
Capienza attuale: 22.000
Pianta: rettangolare
Pista d’atletica: non presente
Utilizzo: Sambenedettese calcio
Proprietario: Comune di San Benedetto del Tronto
Lo stadio si trova vicino al centro città ed è facilmente raggiungibile con le linee autobus.